Dopo aver percorso la surreale Strada provinciale 60, la Grande Linea che collega Ferrara al mare, si arriva a Mesola Zeffo Rovere; qui, a fine maggio, nelle prime ore del mattino, può capitare di vedere una leggera nebbiolina che colora l’alba di rosa, in quest’atmosfera quasi fiabesca si giunge alla fattoria Guidi.
I primi ad accoglierti sono due border collie, poi intorno conigli curiosi in libertà, e poi galline colorate, oche, caprette…
È questa l’azienda della giovanissima imprenditrice e mamma Tania, 33 anni e tantissima voglia di fare impresa.
L’azienda che Tania gestisce, con l’aiuto del papà e dello zio, produce latte alimentare certificato per un noto marchio italiano.
100 le mucche presenti di cui circa la metà il lattazione e 20 ettari di terreno per la coltura dei mangimi; “gli uomini si occupano della campagna [coltivano prevalentemente mais e mangimi per le mucche] io principalmente della produzione del latte”.
Tania si sveglia tutte le mattine prima delle 6 per la mungitura: le mucche sono condotte nella sala dove un sistema meccanizzato e automatico di mungitura permette velocemente di estrarre il latte e calcolarne in tempo reale la quantità.
Da diversi anni l’uso di questo sistema totalmente computerizzato è entrato a far parte dell’allevamento, con un notevole risparmio di tempo e manodopera. Tutto è perfettamente calcolato, dai tempi dei tornelli che permettono alle vacche di raggiungere i box, ai manicotti della mungitrice elettrica, al conteggio dei litri e alla gestione della temperatura del latte nella cisterna. Ogni passaggio è scrupolosamente seguito da Tania.
Successivamente bisogna occuparsi dei vitellini, i più piccoli mangiano tra le braccia di Tania “come dei figli, io li ho visti nascere” e come per i propri figli “la soddisfazione più grande è vedere che stanno bene… Io quando vado via sto male, comincio a pensare chissà se quella ha mangiato… Se l’altra sta bene… È come avere altri figli”.
Infine la stalla va pulita, tutte le mattine, come la propria casa.
La stalla è stata costruita nel ’79, prima i nonni poi i genitori di Tania “la mia è una scelta pensata a lungo – dice – ma poi ho pensato che veder la stalla vuota sarebbe stato proprio un disastro, allora perché non portare avanti quello che hanno fatto in tanti anni di sacrifici”.
L’anno scorso ha fatto il corso per il primo insediamento, anche se sono 15 anni che lavora qui, ma per poter realizzare il suo sogno Tania ha bisogno di finire un percorso specifico di studio e certificazioni.
Il suo obiettivo è infatti quello di trasformare il suo allevamento in una fattoria didattica: senza rinunciare alla produzione del latte, ma valorizzando la presenza delle altre specie animali: “l’idea mi è venuta grazie ai miei due bambini e ai loro compagni di scuola che spesso vengono a trovarci per vedere gli altri animali che vedono solo in tv”.
Tania, oltre alle mucche ha asini, caprette, conigli e galline. Il padre e lo zio sono titubanti, ma sicuramente Tania sa bene che si tratta di un progetto dove la valenza educativa sposa bene le possibilità di riqualificare le attività agricole come fonte di reddito complementare e strumento di marketing sempre più diffuso.
Le sue idee sono molte chiare e la voglia di rinnovare e evolversi è tanta, come la passione e l’amore per l’impresa di famiglia; Tania non ha mai pensato di fare un altro lavoro “al chiuso non riesco a stare, mi manca l’aria!”.
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